Le compagnie di crociera hanno del lavoro da fare per prepararsi alle nuove misure di controllo delle frontiere dell'Unione Europea in arrivo quest'anno e il prossimo.
Milioni di turisti potrebbero presto trovarsi bloccati in lunghe file nel tentativo di entrare in Europa. Il motivo: le compagnie di crociera non hanno le infrastrutture e le risorse per implementare le nuove regole transfrontaliere dell’Unione Europea, hanno affermato i dirigenti in un panel sulle prossime regole di controllo delle frontiere europee all’ITB di Berlino, una fiera turistica.
L’Unione Europea sta implementando due misure alle frontiere per i viaggiatori internazionali che soggiornano meno di 90 giorni.
Si prevede che intorno a ottobre introdurrà il sistema di ingresso-uscita per i viaggiatori extra-UE, in cui le autorità di frontiera gestiranno e tracceranno i flussi di viaggiatori con un sistema di verifica biometrica.
Poi, a metà del 2025, i paesi inizieranno ad applicare il sistema europeo di autorizzazione ai viaggi e alle informazioni (ETIAS). Con questo sistema, i viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Canada e altri 58 paesi esenti dal visto devono completare un processo di autorizzazione online per entrare nei paesi dell’UE e dell’area Schengen.
Crociere, compagnie aeree e altri fornitori di trasporti saranno responsabili della verifica del modulo di autorizzazione del viaggiatore prima dell'imbarco. Se non lo fanno, dovranno affrontare una multa. Ai viaggiatori sprovvisti di modulo verrà negato l'ingresso.
Molti porti e terminal crociere non hanno le risorse per accogliere un gran numero di passeggeri con il nuovo sistema.
“Nei porti e nei terminal crociere di molti luoghi, a volte si tratta semplicemente di un capannone con uno stand e, se sei fortunato, una guardia di frontiera”, ha affermato Marie-Caroline Laurent, direttore generale per l’Europa della Cruise Line International Association.
Le compagnie di crociera non sono così avanzate nella comunicazione dei dati con le agenzie governative come lo sono le compagnie aeree. Le compagnie aeree hanno avuto più di un decennio per standardizzare e sviluppare l’infrastruttura tecnologica per inviare dati alle agenzie governative durante il check-in. Al contrario, molti operatori crocieristici si affidano ancora alla documentazione cartacea.
"Abbiamo utilizzato manifesti cartacei per i passeggeri e per l'equipaggio, e questo è ancora il caso in molti ambienti", ha affermato Laurent.
Gli operatori crocieristici stanno ancora cercando di recuperare terreno, ma hanno ancora molta strada da fare.
“Abbiamo appena implementato un sistema simile due settimane fa nel Regno Unito”, ha affermato. “Solo per il gusto di farlo, abbiamo inviato tutti i dati del passeggero alle autorità del Regno Unito. L'autorizzazione è arrivata due giorni dopo la partenza della nave.
Anche le compagnie aeree stanno ancora aspettando chiarezza sulla tempistica per l’ETIAS. Anche le compagnie aeree devono ancora preparare il personale e le loro operazioni alle nuove regole.
“Dobbiamo formare il nostro personale nelle nostre stazioni in tutto il mondo, attraverso le reti di una compagnia aerea, su nuovi sistemi che ancora non esistono, renderli consapevoli che qui ci sono delle responsabilità e molte cose non sono davvero chiare in questo momento palcoscenico”, ha affermato Mathias Jakobi, responsabile dell’area Europa centrale dell’International Air Transport Association.
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