PARADISO DEL CROCIERISTA

Aponte: «Costa Crociere? Siamo abituati a crescere da soli» / INTERVISTA

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/4/2015, 17:55
Avatar

crocierista AMMIRAGLIO

Group:
Member
Posts:
4,608

Status:


Genova - «La ripresa ci sarà sicuramente e trasferirò a Genova altri traffici e nuove navi. Non credo ci saranno problemi neppure con le mega portacontainer della classe Oscar».

Genova - Sfiorare il cielo con un dito per governare il mare. Gianluigi Aponte non è un Dio che invecchia all’ultimo piano del suo nuovissimo grattacielo di San Benigno, che ieri ha ricevuto la “benedizione” di Matteo Renzi. Secondo armatore del pianeta e tra i 200 imprenditori più ricchi del mondo, 74 anni, fondatore e proprietario della Mediterranean Shipping Company di Ginevra che schiera una flotta di oltre 400 portacontainer e 12 superbe navi da crociera tra cui città galleggianti dell’ultima generazione, Aponte scruta oltre l’orizzonte, con i piedi ben ancorati alle radici. Il Comandante, come lo chiamano gli oltre cinquantamila dipendenti sparsi per il mondo, investe anche nel mattone per lanciare un segno di speranza. Previsioni, annunci e sferzate in questa intervista esclusiva al Secolo XIX-The MediTelegraph : «La ripresa ci sarà sicuramente e trasferirò a Genova altri traffici e nuove navi. Non credo ci saranno problemi neppure con le mega portacontainer della classe Oscar. Ma se l’Italia vuole crescere e attirare società come la nostra, il governo deve garantire il rispetto dell’imprenditore da parte delle istituzioni. Che al momento operano in modo troppo indipendente e con l’intento di voler punire l’impresa anziché trattarla con rispetto. Questo atteggiamento allontana gli investitori».

Msc è un affidabile termometro dell’economia mondiale: quali scenari ipotizza?
«La ripresa degli Usa ha provocato la crescita del dollaro e la svalutazione dell’euro, il che ci consente di diventare nuovamente competitivi. L’esportazione aumenterà notevolmente, diminuirà l’import: situazione ideale per l’Europa e l’Italia, che dovrebbe tradursi in una bilancia dei pagamenti positiva ed una maggior contribuzione alla riduzione del debito pubblico».

Comandante Aponte, che cosa possono fare l’Italia e Genova per consentire a un gruppo come il suo di operare al meglio?
«Rispetto dell’impresa. Tutela per chi produce ricchezza e occupazione. Se vogliamo davvero far crescere il Paese, il governo deve prendere il controllo delle istituzioni e fargli cambiare atteggiamento. Questo vale anche per la nostra azienda».

Come valuta l’Italia dei porti dal suo osservatorio?
«L’Italia possiede un grande patrimonio costituito dal know how e dalla forza produttiva del Paese. La crescita mondiale che si sta profilando permetterà l’utilizzo di questi valori di base. Ma se si vuole realmente creare una logistica portuale e intermodale, bisogna farlo a livello centrale e non regionale. Gli investimenti e gli interventi devono essere stabiliti in ordine prioritario dal governo. Senza mai trascurare che chi controlla i traffici marittimi, come i grandi armatori, può deviare il business nei porti considerati più strategici».

E quindi, dottor Aponte, quali prospettive di sviluppo prevede per il porto di Genova, quanto Msc è disposta ad investire?
«Msc sta investendo in Italia e a Genova dall’inizio della propria attività e continuerà a farlo, a patto che il governo crei le condizioni necessarie, lavorando con gli imprenditori e trasmettendo lo stesso spirito costruttivo alle istituzioni. Per il momento investiamo sul terminal del Bettolo, che dovrà diventare operativo entro il 2018. Quando lo sarà, trasferiremo molti traffici a Genova, anche se già oggi garantiamo volumi importanti. Con il Consorzio 2M abbiamo già aumentato i nostri servizi su Voltri, pertanto Genova beneficerà di maggiori volumi nell’immediato futuro. Quando il Bettolo sarà operativo, saremo in grado immediatamente di utilizzarlo al 100% della capacità, sia per il trasferimento di traffici e sia per la crescita attesa».

Secondo lei il costo del lavoro può condizionare la crescita del porto di Genova?
«È una componente importante, ma l’elemento che abbassa il costo del lavoro è la produttività. Per essere veramente competitivi bisogna alzare ancora il livello e raggiungere un’ottima produttività».

La Msc Oscar, la più grande portacontainer del mondo che porta il nome del suo nipotino, riuscirà a scalare Genova?
«Sono ottimista, secondo me le navi del tipo Oscar potranno scalare Genova senza problemi… E per fortuna, in quanto rappresentano il futuro. Gli effetti dell’entrata sui mercati di queste nuove navi sono notevoli: riduzione dei noli, minor emissione per container trasportato, migliore produttività dei terminal, formazione di consorzi armatoriali per riempirle».

Come procede la sua alleanza con Maersk, l’altro colosso mondiale?
«Direi molto bene. Il 2M è stato costituito per raggiungere un’economia di scala, per poter utilizzare navi da 20.000 teu grazie ai volumi di Msc e Maersk e offrire un miglior servizio alla clientela, con un numero maggiore di partenze settimanali».

Da qualche tempo circola un’altra voce: Msc potrebbe comprarsi Costa Crociere…
«Come tutti sanno, Msc è sempre cresciuta organicamente e continuerà in questa direzione per preservare la propria cultura, il proprio spirito e il proprio patrimonio umano».

Fonte : http://www.themeditelegraph.it/it/shipping...0zdM/index.html
 
Top
0 replies since 15/4/2015, 17:55   11 views
  Share